Le zone grige della terapia anticoagulante

Non tutto è sempre bianco o nero. In medicina sappiamo bene che sono all’ordine del giorno le zone grige: cioè aree in cui l’applicazione delle raccomandazioni delle linee guida non è sempre sostenuta da prove solide.

La terapia anticoagulante non fa eccezione a questa indeterminazione e di recente (marzo 2022) in un convegno tenutosi a Coccaglio (BS) ci si è confrontati tra clinici su quelli che sono i punti critici della terapia con anticoagulanti diretti, con l’obiettivo di trarre conclusioni condivise che possano illuminare la pratica clinica.

I principali punti presi in esame sono stati: l’opportunità dell’indicazione all’ecocardiogramma in ambito embolia polmonare, la durata della triplice terapia antitrombotica e la sospensione degli antiaggreganti dopo 12 mesi oppure ancora l’anticagulazione in pazienti con storia di sanguinamento.

Nel documento allegato è possible visualizzare gli atti dell’evento.

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