La trasformazione digitale che stiamo vivendo sta interessando anche l’ambito della formazione. Sappiamo infatti che con medicina digitale si intende un ampio spettro di tecnologie che però ancora oggi molti medici conoscono poco e non sanno ancora usare adeguatamente. Questo costituisce un problema che occorre risolvere offrendo corsi per acquisire le competenze di base sia ai giovani, nel corso di studi, sia ai medici più anziani con corsi di aggiornamento specifici.
Dall’altra sta cambiando anche la modalità con cui si fanno le lezioni. Un tempo i corsi erano sempre e solo in presenza oggi invece gli incontri de visu sono sempre meno frequenti. COVID-19 ci ha forzatamente costretto a sperimentare nuovi strumenti digitali per comunicare a distanza, oggi, a più di due anni dal lockdown, è diventato normale assistere a eventi on line. I webinar hanno sostituito, almeno in gran parte, gli eventi formativi di persona. E ormai anche test ed esami possono essere affrontati senza che docente e discente siedano uno di fronte all’altro.
Se questa distanza rende tutto un po’ più distaccato e freddo dall’altra è grazie al digitale che la formazione diventa più accessibile. Si può affermare che la formazione sta diventando più democratica: tutti hanno le stesse possibilità non ci sono più zone con una offerta maggiore e di migliore qualità e zone decentrate con scarse possibilità.
Occorre quindi tenere ben in considerazione il cambiamento che stiamo vivendo, cercando di trarne i maggiori benefici. Questo problema se lo è posto da tempo la Società europea di cardiologia che già dal 2009 aveva già percepito la direzione verso cui si stava andando e aveva sperimentato i primi webinar a distanza. Dal 2013 inoltre aveva reso disponibili in rete i materiali formativi discussi durante i congressi, proprio per facilitare la diffusione dei contenuti.
Come viene fatto notare nel documento dell’ESC pubblicato sul Journal of European CME occorre prendere in considerazione le opportunità che ci possono dare questi nuovi strumenti. Rispetto al passato assume sempre maggiore rilievo il video rispetto al testo scritto, con la possibilità quindi di mostrare nel dettaglio procedure. Aspetto estremamente importante per i medici e in particolare per i cardiologi. Inoltre non vanno sottovalutati i social media perché possono aiutare a stimolare dibattiti e a facilitare la diffusione dei contenuti.
In prospettiva tutto porta a pensare che una ulteriore svolta ci sarà data grazie alla realtà virtuale, alla realtà aumentata che insieme porteranno allo sviluppo del metaverso. Gli studenti si troveranno completamente immersi in un mondo 3D virtuale nell’ambito del quale potranno interagire con i pazienti, effettuare diagnosi, sperimentare e sbagliare in completa sicurezza. Perché è dagli errori che realmente si impara.
Bibliografia
FOX K, Price S, Achebach S, et al. The European Society of Cardiology – A digital educator. J Eur CME. 2021;10:2014039.
Kala N. Revolutionizing medical education with metaverse. Int J Sci Res Comput Sci Eng Inf. Technol 2022;8:26-32.